
Nonostante le tante innovazioni nel settore dei motori di ricerca, nessuna intelligenza artificiale può ancora sostituire completamente la percezione umana soprattutto per quanto riguarda il giudizio della qualità. Per questo motivo, Google affianca all’analisi automatizzata un controllo umano, affidato ai Search Quality Evaluators, conosciuti come Quality Raters.
Questi specialisti hanno il compito di valutare l’affidabilità e la pertinenza dei siti web, utilizzando criteri dettagliati indicati nelle Quality Rater Guidelines. Il loro lavoro non influisce direttamente sul ranking di una singola pagina, ma contribuisce a migliorare l’algoritmo, affinché offra agli utenti risultati sempre più precisi e utili.
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Cosa sono le Quality Rater Guidelines e perché sono importanti
Le Quality Rater Guidelines sono un documento destinato ai Quality Raters, che fornisce parametri dettagliati per valutare l’affidabilità, la pertinenza e la qualità dei siti web.
Sebbene non influenzino direttamente il posizionamento di una pagina nei risultati di ricerca, queste linee guida offrono un quadro chiaro su come Google definisce un contenuto di qualità. Ogni aggiornamento riflette l’obiettivo di rendere il motore di ricerca più efficace, allineando il ranking dei siti alle reali esigenze degli utenti.
Negli anni, la loro diffusione ha fornito importanti spunti anche per webmaster e professionisti SEO, che possono interpretarle come un riferimento per ottimizzare i propri siti.
Struttura delle Quality Rater Guidelines
Attraverso l’articolazione in una metodologia di valutazione dettagliata ed una suddivisione in specifiche aree di analisi, le Quality Rater Guidelines consentono ai Quality Raters di classificare i siti web in base a criteri oggettivi, garantendo una misurazione coerente della qualità delle pagine.
Due sezioni principali compongono la guida: la Page Quality Rating, che valuta la credibilità e l’utilità di un sito, e la Utility Rating, che esamina la pertinenza dei risultati rispetto all’intento di ricerca. Le pagine vengono classificate in cinque livelli, da Highest a Lowest Quality, con valutazioni che spaziano dal valore informativo eccellente fino ai contenuti ingannevoli o privi di utilità.
Oltre alla qualità del contenuto, vengono considerati elementi come struttura di navigazione, design, aggiornamenti e reputazione. Questa analisi consente a Google di affinare costantemente i suoi sistemi, migliorando l’esperienza complessiva degli utenti nel panorama della ricerca online.
Il ruolo della formula E-A-T nel giudizio dei Quality Raters
All’interno delle Quality Rater Guidelines, una parte importante è occupata dalla formula E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness), che determina l’affidabilità di un sito web. Questo concetto è centrale nella valutazione dei contenuti, in quanto mira a distinguere fonti autorevoli da pagine prive di credibilità.
L’experience è rivolta all’esperienza diretta dell’autore su una determinata tematica. L’expertise si riferisce alla competenza nel trattare un argomento, mentre l’authoritativeness indica la reputazione maturata nel settore di riferimento. Il quarto elemento, trustworthiness, è legato all’affidabilità di un sito, aspetto essenziale per garantire una corretta diffusione delle informazioni.
Questi criteri assumono particolare rilevanza in ambiti come la salute e la finanza, dove informazioni non verificate possono avere conseguenze concrete.
Valutazione della pertinenza e utilità dei risultati nei motori di ricerca
Un motore di ricerca efficace non si limita a mostrare informazioni rilevanti, ma deve garantire che i risultati rispondano esattamente all’intento di chi effettua una ricerca. Per questo motivo, le Quality Rater Guidelines includono un sistema di valutazione della pertinenza e dell’utilità dei risultati nelle SERP.
I Quality Raters analizzano il rapporto tra query di ricerca e pagine restituite, classificandole in cinque livelli, da vital a off-topic o useless. Questo approccio consente di comprendere in che misura un risultato soddisfi le aspettative dell’utente, contribuendo a ottimizzare la qualità delle future ricerche. Oltre ai contenuti, viene considerata anche l’esperienza complessiva nella fruizione dei risultati, inclusa la presenza di elementi fuorvianti o poco pertinenti.
Come usare le Quality Rater Guidelines per la SEO
Pur non influenzando direttamente il ranking, queste linee guida offrono una panoramica chiara di ciò che Google considera per ritenere un sito di qualità, delineando criteri fondamentali per migliorare la visibilità online.
L’attenzione a elementi come esperienza utente, affidabilità dei contenuti e struttura della pagina consente di adottare strategie mirate per rispondere meglio ai criteri di valutazione. Inoltre, aspetti come la conformità ai principi E-E-A-T e la pertinenza rispetto all’intento di ricerca permettono di creare contenuti che rispecchiano le aspettative del motore di ricerca.
Interpretare correttamente questi principi significa conformarsi agli standard di qualità richiesti da Google, contribuendo a fornire una maggiore autorevolezza del sito e a una migliore esperienza complessiva per gli utenti. Una strategia SEO efficace non può prescindere da queste indicazioni.